Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

07/05/12

LA MOSTRA FOTOGRAFICA «CERNOBYL: IO C’ERO» SARÀ ESPOSTA IN 27 PROVINCE DELLA REGIONE DI CHAR’KOV

La mostra “Cernobyl: io c’ero” (Чернобыль: я там был) si è aperta nel capoluogo di provincia Borovaja della regione di Char’kov. L’esposizione è composta da circa 200 fotografie a colori e in bianco e nero prese dagli album di famiglia dei cernobyliani di queste terre.

Ideatore della mostra è il celebre fotografo-artista e liquidatore di Char’kov Jurij Vorošilov. «Queste fotografie sono la pura verità sugli avvenimenti dell’aprile 1986» – spiega Vorošilov. «Rispondendo al mio appello pubblicato sui mass media locali, gli abitanti stessi mi hanno portato le foto dei loro album di famiglia per la mostra itinerante che toccherà tutte le 27 province della regione di Char’kov».

In uno stand a parte dell’esposizione sono esposte le foto scattate dallo stesso Vorošilov nel giugno e nell’ottobre del1986 a bordo di un elicottero sopra il 4° reattore della centrale di Cernobyl.

La mostra andrà poi a far parte del fondo del futuro museo di Cernobyl che sta per essere aperto a Char’kov. Il museo, secondo Vorošilov, diventerà il primo centro regionale di ricerca scientifica chiamato a far rivivere ogni singolo giorno della vita dei liquidatori dedicato alla liquidazione delle conseguenze dell’incidente.

Si ricorda che a Char’kov, nel 1988, fu fondata la prima organizzazione pubblica dei liquidatori di Cernobyl dell’URSS. Attualmente nella regione di Char’kov vivono circa 9.000 persone vittime delle conseguenze di Cernobyl, due terzi dei quali invalidi. Più di 3.000 liquidatori sono morti in seguito a malattie, prima di tutto leucemie e tumori.

Data: 26.04.2012
Fonte: www.ukrinform.ua
Autore: Svetlana Ligostaeva
Traduzione: S.F.


 

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