Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/04/13

USA, «TUTTI I 104 REATTORI NUCLEARI ATTIVI HANNO PROBLEMI DI SICUREZZA»


Tutti i 104 reattori nucleari operativi negli Stati Uniti hanno problemi di sicurezza che non possono essere risolti. Quindi, dovrebbero essere chiusi. La clamorosa affermazione viene da uno che di nucleare americano dovrebbe intendersene, e cioè da Gregory B. Jaczko, ex-chairman della “Nuclear Regulatory Commission”, l’organo che si occupa di sovrintendere alla sicurezza degli impianti. Secondo Jaczko, chiudere nello stesso momento tutti i 104 reattori sarebbe ovviamente impossibile. La sua soluzione è un’altra: non rinnovare le autorizzazioni ai reattori, “non continuare a mettere un cerotto dopo l’altro agli impianti” e far sì che questi chiudano progressivamente.


Data: 10.04.2013
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

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