Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/09/13

"MARMELLATA DI PRUGNE", UNA VITA SEGNATA DA CHERNOBYL E DAI VIAGGI IN ITALIA


La vita di una ragazzina di Chernobyl raccontata dal ei stessa, ormai adulta.
 
Lyudmila non ha più l’età, e di certo nemmeno la spensieratezza del gioco. La sua lunga e difficile esistenza si è impressa nei suoi occhi, nei capelli e nelle mani. Tutto il suo corpo paga quello scotto che gli viene dall’esser nato “nella parte sbagliata del mondo”, eppure i ricordi non sono tutti oscuri. È lei la protagonista di “Mamellata di prugne” di Patrizia Fortunati, lei e il peso dei decenni che si porta dietro. Tante le parentesi di gioia che riportano quest’ucraina novantenne, ferma sulla sua sedia tappezzata di tela, a confessarsi. Davanti ad una tazza di té e ad una fetta di pane nero ricoperta con un velo di marmellata di prugne, rivede passare i decenni, a partire dal suo arrivo in Italia per le vacanze organizzate da molte associazioni per permettere ai bambini nati dopo il disastro nucleare di Chernobyl, di spezzare il quotidiano di miseria, violenza e radiazioni.


Fonte: www.booksblog.it
Data: 03.09.2013

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