Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

24/10/13

LA RUSSIA RITIRA L'ACCUSA DI PIRATERIA CONTRO GLI ATTIVISTI DI GREENPEACE

La Russia ritira l’accusa di pirateria contro gli attivisti di Greenpeace

 

La Russia ritira l’accusa di pirateria contro gli attivisti di Greenpeace, arrestati per aver preso d’assalto una piattaforma di Gazprom nell’Artico il 18 settembre. Rimane in piedi invece l’accusa di vandalismo per i 30 attivisti di diverse nazionalità. Il 21 ottobre i Paesi Bassi hanno chiesto l’intervento del tribunale marittimo internazionale, ma il 23 ottobre la Russia ha dichiarato che boicotterà l’intervento del tribunale.

  • Il 18 settembre la squadra di Greenpeace Arctic sunrise ha cercato di salire su una piattaforma petrolifera di Gazprom nell'Artico russo.
  • La squadra composta da trenta persone, 28 attivisti e due giornalisti freelance, provenienti da 18 paesi, è stata fermata dalla Guardia costiera russa il 20 settembre e scortata fino al porto di Murmansk.
  • La Russia dichiara che accuserà gli attivisti di pirateria, un reato per il quale rischiano fino a quindici anni di prigione.
  • Il 9 ottobre le autorità russe dichiarano di aver trovato sulla nave sequestrata della droga e che la posizione degli attivisti potrebbe aggravarsi.
  • Il 9 ottobre il direttore di Greenpeace Kumi Naidoo in una lettera chiede di incontrare il presidente Vladimir Putin.
  • Il 21 ottobre i Paesi Bassi avevano chiesto l'intervento del Tribunale marittimo internazionale, ma la Russia ha dichiarato che non parteciperà alle udienze.
  • Il 23 ottobre la Russia ha ritirato l'accusa di pirateria, ma rimane in piedi l'accusa di vandalismo.

Data: 23.10.2013
Fonte: www.internazionale.it

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