Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

24/02/17

RADIOACTIVE BOARS FOUND IN CZECH FORESTS 31YRS AFTER CHERNOBYL DISASTER


Radioactive boars found in Czech forests 31yrs after Chernobyl disaster
 
Radioactive boars found in Czech forests 31yrs after Chernobyl disaster
 
Radioactive wild boars have been detected in Czech forests, some 31 years after the Chernobyl disaster, a veterinary administration official said, adding that they are eating mushrooms that can absorb high levels of radioactive isotopes.
 
The animals became radioactive due to false truffles, the underground mushrooms they feed on, Jiri Drapal at the Czech State Veterinary Administration told Reuters. The mushroom is found in the Sumava mountain region in the Czech Republic, which borders Austria and Germany.

It can absorb high levels of radioactive isotopes, including Caesium 137, which was released in great quantities after the Chernobyl disaster in 1986.

Caesium-137 has a half-life of 30 years, which means it loses half of its radioactivity within that period.

When boars eat radioactive mushrooms, they become radioactive themselves. Boar meat is highly popular in the Czech Republic, so there’s danger of radioactive meat ending up on one’s table.


Data: 22.02.2017
Fonte: www.rt.com


 

23/02/17

RIPOPOLARE UN VILLAGGIO RADIOATTIVO?


Ripopolare un villaggio radioattivo?
Risultati immagini per Iitate
Iitate, il villaggio che si vuole ripopolare in Giappone è lontano dall'avere un grado di contaminazione accettabile. Il governo giapponese, l'Aiea e il Comitato scientifico delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche (Unscear) non sono stati finora in grado di fornire stime delle dosi di radiazioni a lungo termine per i cittadini di Fukushima se dovessero tornare alle loro vecchie case.
 
Ad un anno dalla cessazione delle compensazioni economiche ai cittadini evacuati, il governo giapponese ritirerà, e questo non più tardi del 31 marzo prossimo, l'ordine di evacuazione per 6mila cittadini da Iitate, villaggio che si trova a nord ovest dei reattori distrutti della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, nonché uno dei siti più pesantemente contaminati dal disastro nucleare del 2011.
 
Un problema quello legato ai livelli di radioattività riscontrati nelle case di Iitate che è stato al centro di una recente indagine condotta da Greenpeace Giappone e che ha fatto emergere come tali livelli siano ben al di sopra degli obiettivi a lungo termine prefissati dal governo nipponico, con i livelli di esposizione annuali che, estesi nel corso della vita delle persone, presenterebbero un rischio superiore alle norme per i cittadini che torneranno nell'area.
 
Quello che accadde alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi l'11 marzo del 2011 ha rappresentato il più grave incidente nucleare dopo il disastro di Cernobyl, classificato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) al grado 7, il massimo grado della scala.
Quello che avvenne fu la fusione dei noccioli di tre reattori della centrale che comportò il rilascio di radioattività e l'evacuazione di circa 150mila persone che furono costrette ad abbandonare le loro case per sfuggire alla contaminazione radioattiva.
 
La fine di marzo 2017 segna la data in cui per la prima volta dal 2011, gli abitanti di Iitate, nella prefettura di Fukushima, saranno in grado di tornare alle loro case. Il governo giapponese ha infatti fissato questa data per cancellare gli ordini di evacuazione.
 
Tuttavia, per gli oltre seimila cittadini di Iitate, rimane incertezza e ansia.
 
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Data: 21.02.2017
Fonte: www.vglobale.it

NUBE RADIOATTIVA SULL’EUROPA, GLI USA INVIANO IL “CACCIATORE” DI BOMBE NUCLEARI



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Nube radioattiva sull'Europa, gli Usa inviano il "cacciatore" di bombe nucleari
 
[...] Se gli esperti tentano di calmare gli animi tuttavia gli Stati Uniti hanno inviato lo scorso 17 febbraio un aereo "sniffer" appositamento studiato per stabilire l'esatta natura del rilascio di sostanze radioattive durante la detonazione di bombe atomiche. L'U.S. Air Force WC-135C Constant Phoenix è atterrato nel centro dell'aeronautica militare britannica di Mildenhall, nel Regno Unito.

Nube radioattiva sull'Europa, gli Usa inviano il "cacciatore" di bombe nucleari
Questo aereo convoglia i gas effluenti ai lati della fusoliera dove sono apposti particolari filtri per analizzare componenti radioattive e confermare così la presenza di fallout nucleare ed eventualmente determinare le caratteristiche della testata coinvolte.

Non pare certo un caso la presenza del velivolo che potrebbe indagare circa il picco dei livelli di iodio rilevati nel nord Europa a partire dall'inizio del mese di gennaio in Norvegia, Finlandia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Francia e Spagna.

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Data: 21.02.2017
Fonte: www.today.it



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ANCORA SENZA ORIGINE LA NUBE RADIOATTIVA SULL'EUROPA





Nelle ultime settimane una ventata di radiazioni nucleari prodotte da iodio 131 ha interessato quasi tutta l'Europa: l'intensità era limitata (non dovrebbero esserci conseguenze per la vita), ma sono ignote la provenienza e le cause.

Nel mese di gennaio le radiazioni sono state rilevate in prossimità del confine tra Norvegia e Russia, successivamente anche in altri paesi, dalla Finlandia alla Polonia, dalla Repubblica Ceca alla Germania fino alla Francia e alla Spagna. Si è parlato di test nucleari russi nelle zone artiche, ma da nessuna fonte arrivano conferme.

Inizialmente la Norvegia non ha informato la popolazione. Astrid Liland, della Norwegian Radiation Protection Authority, ha commentato in questo modo la decisione: «Le misure di radioattività rilevate durante il mese di gennaio, pur essendo al di sopra della media, erano a valori estremamente bassi e non creavano alcuna preoccupazione per l'uomo o per l'ambiente».


Data: 21.02.2017
Fonte: www.focus.it


17/02/17

GRAN BRETAGNA: CREPE IN REATTORI DI 4 SOTTOMARINI ATOMICI SU 7



 
Quattro dei sette sottomarini a propulsione nucleare della flotta britannica ‘scricchiolano’ pericolosamente. Almeno secondo afferma il Sunday Express, secondo il quale i sommergibili Trenchant, Torbay, Triumph e Talent – tutti della classe Trafalgar – sono all’ancora in riparazione per guasti o problemi di obsolescenza tutt’altro che marginali: persino crepe sui reattori, denunciano imprecisati esperti. Il Trenchant potrebbe addirittura “non riprendere mai più il mare”, rincara il tabloid ultraconservatore. Tale segnalazione si aggiunge al coro degli allarmi – che salgono da tempo da ambienti militari e dell’industria del Regno, oltre che dai media – sulle presunte carenze di finanziamenti alla gloriosa Royal Navy, alle forze armate in generale e all’arsenale strategico in particolare. Gli allarmi sono inoltre alimentati dalla recente figuraccia dell’insabbiamento in estate del fallito test di un missile Trident – unico deterrente nucleare britannico – lanciato da un sottomarino nell’oceano Atlantico. Un incidente svelato dalla stampa, e non smentito, solo a mesi di distanza. 
 
Data: 12.02.2017
Fonte: www.meteoweb.eu