Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

07/08/17

DASHA, «LA RAGAZZA SELVAGGIA» CHE DICE ADDIO ALLA CIVILTÀ




La ragazza selvaggia

«Tessa aprì la porta sul buio del bosco». Inizia così La ragazza selvaggia di Laura Pugno (Marsilio, 174 pagine, 16.30 euro), uno dei cinque libri finalisti al Campiello, il premio letterario di Confindustria Veneto. Un incipit che trascina subito dentro l’oscurità assoluta del bosco di notte, ma evoca anche quel buio che permea tutto il romanzo. Uomo, natura, inquietudini, pulsioni interiori, misteri dell’animo sempre in bilico tra il bene e il male. Un buio che avvolge protagonisti e paesaggio, costringe ad affrontare le voragini (spesso oscure) dentro di noi. La storia è originale, introduce molti spunti di riflessioni, tutti importanti. Due bimbe, sorelle gemelle, nate nel paese della catastrofe di Cernobyl, vissute qualche anno nel «buio» degli orfanatrofi di quel paese, poi adottate da un ricco industriale con la moglie. Una delle gemelle, Nina, è bellissima, solare, subito adorata da tutti. L’altra, Dasha, chiusa in se stessa, non parla, vive nell’ombra della sorella. Fino a quando sparisce nel bosco. 


Data: 31.07.2017
Fonte: www.corrieredelveneto.it

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