Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/10/17

IN EMILIA-ROMAGNA VISITE ED ESAMI GRATUITI PER I BIMBI SAHARAWI E DI CHERNOBYL




In Emilia-Romagna visite ed esami gratuiti per i bimbi Saharawi e di Chernobyl 
Per esami e visite necessari e indispensabili "per la salvaguardia della loro salute" i bambini Sarahawi e di Chernobyl, accolti da famiglie italiane per brevi soggiorni, non pagheranno il ticket e dunque le prestazioni del Servizio sanitario saranno gratuite. Lo ha deciso la Regione Emilia-Romagna, con una delibera di giunta, a favore dei bambini provenienti da aree difficili che da anni vengono accolti nelle famiglie. "Dal 1996 ad oggi le porte della regione si sono spalancate per oltre 13.000 bimbi (11mila da Bielorussia e Ucraina, gli altri sono Saharawi), che hanno trovato ospitalità nelle famiglie o in strutture gestite da associazioni e Comuni, grazie a una rete di volontari molto attiva e ai programmi regionali di cooperazione allo sviluppo e di cooperazione internazionale sanitaria", spiega una nota di viale Aldo Moro.


Data: 25.09.2017
Fonte: www.bologna.repubblica.it

Nessun commento:

Posta un commento