Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

13/11/17

ALTRA NUBE RADIOATTIVA SULLE NOSTRE TESTE



Come al solito, l'incidente viene  "rivelato" a distanza di oltre un mese. Passata la fase di maggior rilascio ora candidamente si afferma: "Alcun pericolo di impatto sulla salute umana o sull’ambiente in Europa". Ma a leggere bene l'articolo, in un'altra parte si legge: "si stima che la quantità rilasciata nell’atmosfera sia stata importante, tra i 100 e i 300 teraBecquerel e che se un incidente di tale grandezza avesse avuto luogo in Francia avrebbe richiesto l’evacuazione o il riparo di persone in un raggio di parecchi chilometri intorno al luogo d’incidente".

E adesso non bisogna preoccuparsi?

Ennesima disinformazione della lobby nucleare per cui la verità è solo e sempre in differita
Ritornerò sull'argomento* con maggiori informazioni, ma ancora una volta - l'ennesima - ci hanno ingannato e speculato omertosamente sulla nostra salute".

Massimo Bonfatti
presidente di Mondo in cammino

*Ecco la risposta del prof. Paola Scampa, presidente AIPRI (Associazione Internazionale Protezione contro Radiazioni Ionizzanti), alle domande postegli da Mondo in Cammino:

Hanno sottovalutato orribilmente l'escursione mentre la stavamo respirando. Solo ora diffondono la verità.


Data: 10.11.2017
Fonte: www.progettohumus.it

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