Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/02/18

VIENNA FA CAUSA A BRUXELLES: “NO AL NUCLEARE IN TUTTA L'UNIONE”


Vienna fa causa a Bruxelles: “No al nucleare in tutta l'Unione”

Risultati immagini per centrale nucleare di Paks
Vienna ha deciso di appellarsi alla Corte di giustizia europea contro la costruzione di due nuovi reattori nella centrale nucleare di Paks in Ungheria. Il ministro dell'Ambiente austriaco Elisabeth Kostinger, ha dichiarato che "L'energia nucleare non deve avere posto in Europa e Vienna non devia di un centimetro da questa linea".

La causa è anche contro la Commissione europea che ha finanziato e avallato il progetto, dando il via libera lo scorso anno. La centrale nucleare di Paks si trova sul Danubio, circa 100 chilometri a sud di Budapest, ed è in funzione dal 1982. Attualmente ospita quattro reattori che coprono il 50 per cento del fabbisogno energetico dell'Ungheria.

Data: 23.02.2018
Fonte: www.euronews.com

 

LA CINA STA PER SUPERARE GLI USA COME PIÙ GRANDE POTENZA DELL’ENERGIA NUCLEARE


La Cina sta per superare gli Usa come più grande potenza dell’energia nucleare


Secondo l’International energy agency (Iea), la Cina prevede di triplicare la sua produzione di energia nucleare entro i prossimi 20 anni,  spodestando gli Stati Uniti d’America anche come numero uno nella produzione di energia nucleare.

Riferendosi al momentaneo stallo del nucleare cinese dopo la tragedia di Fukushima Daiichi, il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, citato da Marketwatch, ha detto: «La Cina si sta riprendendo velocemente. Oggi ci sono circa 60 centrali nucleari in costruzione e più di un terzo di queste sono in Cina. La Cina sta crescendo e, di conseguenza, vedremo presto la Cina superare gli Stati Uniti come potenza nucleare numero 1 nel mondo».

Secondo l’Iea gli Usa, che soni i leader mondiali del nucleare civile e militare dagli anni ’60, devono affrontare due problemi che consentiranno ai cinesi di sorpassarli sul nucleare civile. Il primo è che gli Usa (e ancor meno l’Europa, dove diversi Paesi sono usciti o stanno uscendo dal nucleare) non stanno investendo nel nucleare; il secondo è che non stanno facendo abbastanza – pressati dalle proteste dell’opinione pubblica – per estendere la durata dei vecchi impianti esistenti.

Birol fa notare che «Se continua così, la capacità nucleare degli Stati Uniti passerà dal 20 al 7%» e il nucleare – di cui Trump è un fan – dovrà affrontare gli stessi inconvenienti che le politiche protezionistiche di Trump stanno provocando all’industria del fotovoltaico Usa.


Data: 26.02.2018
Fonte: www.greenreport.it

23/02/18

IL SIMBOLO DELLA PACE E DEL DISARMO NUCLEARE COMPIE 60 ANNI

 
pace
 
Il simbolo della pace fu ideato e creato dal disegnatore pacifista britannico Gerald Holtom il 21 marzo 1958.
 
Gli fu commissionato dalla Cnd, Campagna per il disarmo nucleare, guidata all’epoca dal filosofo e matematico gallese Bertrand Russell.
 
L’icona nasce dalla rappresentazione all’interno di un cerchio, che simboleggia il mondo, delle due lettere dell’alfabeto semaforico (quello usato in ambito di navigazione navale) “N” e “D”, le iniziali di Nuclear Disarmament.
 
Lo stesso Holtom spiegò che il simbolo voleva rappresentare un essere umano prostrato e impotente davanti alla guerra.
 
Data: 21.02.2018
Fonte: www.tpi.it

DOPO FUKUSHIMA IN GIAPPONE SI TORNA AD ACCENDERE IL NUCLEARE


Dopo Fukushima in Giappone si torna ad accendere il nucleare

Centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa Giappone
A sette anni dallo spaventoso incidente nucleare di Fukushima, il Giappone punta ancora sulla Tokyo Electric Power (Tepco), la più grande utility elettrica del paese al centro delle polemiche per come ha gestito la sicurezza durante l’incidente dell’11 marzo 2011. La società ha ricevuto il via libera per riavviare la più grande centrale nucleare del mondo che sorge su un sito di 4,2 chilometri quadrati collocato tra le città di Kashiwazaki e Kariwa, nella prefettura di Niigata, a circa 225 chilometri a nord-ovest di Tokyo. Secondo quanto sostiene la stessa Tepco l’obiettivo di tale azione sarebbe quello di reperire le risorse necessarie alla bonifica di Fukushima.

L’impianto nucleare di Kashiwazaki-Kariwa è una moderna centrale elettronucleare, la prima al mondo con un reattore di terza generazione. Nonostante l’impianto possa generare 8,2 milioni di kilowatt di elettricità, sufficiente a soddisfare la domanda di energia di 16 milioni di famiglie, dal 2011 i suoi sette rettori sono spenti. Una misura che venne presa a seguito del grave incidente di Fukushima che spinse il Giappone a decidere di fermare le attività in tutte le centrali del Paese. Ora, la Tepco ha chiesto e ottenuto dall’autorità di regolamentazione nucleare del Giappone l’autorizzazione formale a riavviare due dei sette reattori di Kashiwazaki-Kariwa che, nonostante le rassicurazioni della società in termini di sicurezza, sono dello stesso tipo ad acqua bollente che ha ceduto a Fukushima.

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Data:
21.02.2018
Fonte: www.lifegate.it

FRANCIA: SCONTRO SUL NUCLEARE, 500 GENDARMI SLOGGIANO GLI OCCUPANTI DELLA ZAD DI BURE




Risultati immagini per Zad di Bure

Ieri sera in Francia ci sono state un’ottantina di manifestazioni davanti alla prefetture, ai comuni e nelle piazze principali dopo che all’alba 500 poliziotti avevano sloggiato manu militari l’ultima cinquantina di attivisti accampati nella  zone à défendre (Zad) del bosco di bois Lejuc a Bure, dove gli antinucleari e gli anarchici protestano da due anni contro l’installazione di un sito di interramento di scorie nucleari – il  centre industriel de stockage géologique (Cigéo) e La Gendarmerie National ha spiegato che «Sotto l’autorità del prefetto della Meuse, une operazione condotta dalla Gendarmerie è iniziata stamattina (ieri, ndr) alle 6.15 mirante a mettere fine all’occupazione illegale del Bois-Lejuc, sito destinato al progetto di interesse nazionale Cigéo, situato a nord del comune di Buer».

Il  ministro degli interni francese Gérard Collomb ha sottolineato che «Il progetto Cigéo è di interesse nazionale. Abbiamo agito per far rispettare una decisione della giustizia. E a questo titolo tengo a complimentarmi per la professionalità delle forze della Gendarmerie che sono intervenute all’alba».


Data: 23.02.2018
Fonte: www.greenreport.it


21/02/18

IL SILENZIO ASSORDANTE DI CHERNOBYL: MOSTRA MULTISENSORIALE ITINERANTE A VICENZA EVENTI A VICENZA


Il silenzio assordante di Chernobyl

Risultati immagini per Il Silenzio Assordante di Chernobyl
Dal 17 febbraio al 26 agosto all'ex Caserma Borghesi di Vicenza in via Borgo Casale 49 si potrà visitare Il Silenzio Assordante di Chernobyl, mostra multisensoriale itinerante, che documenterà il più grave incidente nucleare della storia, che viene riproposto 32 anni dopo dall'associazione culturale “I Luoghi dell'Abbandono” con il patrocinio della provincia e del comune. L'esposizione è stata promossa con alcuni manifesti di stampo sovietico, affissi sui muri e sulle finestre della caserma.


Sarà visitabile l'omonimo percorso scenografico in 4 mila metri quadrati di esposizione, 1.500 metri lineari e 40 stanze allestite con 400 foto, documenti, 20 proiezioni video, oggetti dell'epoca, suoni, odori, luci, 9 proiezioni video e cartellonistica di approfondimento, cronistoria dalle pagine del Giornale di Vicenza. "I Luoghi dell'Abbandono" conta un centinaio di iscritti, impegnati a documentare e ad accendere i riflettori per una rivalutazione storico-culturale dei luoghi consegnati al degrado.

L’ingresso dell’ex caserma catapulta immediatamente il visitatore nell’atmosfera che si potrà vivere percorrendo le numerose sale. Il pavimento è ricoperto di materiale, foglie secche e frammenti, distribuito in modo disordinato, proprio come se fosse appena avvenuta una catastrofe. Nel corridoio sono distribuite le varie stanze che hanno un nome: telegiornale dell’epoca, ospedale, obitorio, sala dei giochi, ricreate prendendo spunto dallo stato in cui versa la città abbandonata di Pryp’jat’. C’è anche un plastico che ricostruisce la centrale nucleare di  Chernobyl. La mostra prosegue nello spazio esterno e ai piani superiori, questi ultimi ancora in fase di allestimento.
Orari di apertura: 14 - 20 (ultimo ingresso alle 18).

Biglietto: 8 euro, gratis per bambini fino a 10 anni e per persone con disabilità e il loro accompagnatore.
Visite scolastiche su prenotazione (3408603748 - 3489951546) il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 13 con contributo di 2 euro ad alunno.
 

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Data: 10.02.2018
Fonte: www.vicenzatoday.it