Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/02/18

DOPO FUKUSHIMA IN GIAPPONE SI TORNA AD ACCENDERE IL NUCLEARE


Dopo Fukushima in Giappone si torna ad accendere il nucleare

Centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa Giappone
A sette anni dallo spaventoso incidente nucleare di Fukushima, il Giappone punta ancora sulla Tokyo Electric Power (Tepco), la più grande utility elettrica del paese al centro delle polemiche per come ha gestito la sicurezza durante l’incidente dell’11 marzo 2011. La società ha ricevuto il via libera per riavviare la più grande centrale nucleare del mondo che sorge su un sito di 4,2 chilometri quadrati collocato tra le città di Kashiwazaki e Kariwa, nella prefettura di Niigata, a circa 225 chilometri a nord-ovest di Tokyo. Secondo quanto sostiene la stessa Tepco l’obiettivo di tale azione sarebbe quello di reperire le risorse necessarie alla bonifica di Fukushima.

L’impianto nucleare di Kashiwazaki-Kariwa è una moderna centrale elettronucleare, la prima al mondo con un reattore di terza generazione. Nonostante l’impianto possa generare 8,2 milioni di kilowatt di elettricità, sufficiente a soddisfare la domanda di energia di 16 milioni di famiglie, dal 2011 i suoi sette rettori sono spenti. Una misura che venne presa a seguito del grave incidente di Fukushima che spinse il Giappone a decidere di fermare le attività in tutte le centrali del Paese. Ora, la Tepco ha chiesto e ottenuto dall’autorità di regolamentazione nucleare del Giappone l’autorizzazione formale a riavviare due dei sette reattori di Kashiwazaki-Kariwa che, nonostante le rassicurazioni della società in termini di sicurezza, sono dello stesso tipo ad acqua bollente che ha ceduto a Fukushima.

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Data:
21.02.2018
Fonte: www.lifegate.it

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