Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

05/09/13

IL NUOVO ROMANZO "CONTROCORRENTE"


Cosa lega un cacciatore di orsi di Cernobyl all'ambiente malavitoso genovese? L'intervista alla scrittrice e un brano del libro

Fra poco sarebbe stato chiaro. Viktor Blinskj l’intuiva dal buio che non era compatto come mezz’ora prima. Dall’oscurità affioravano sagome dai contorni più distinti: il tronco di un albero, l’intrico dei rami, la forma tozza di una roccia.
Viktor aspettava tranquillo, le spalle appoggiate a un grosso pino, una lattina di tè tra le mani, il fucile al suo fianco. Ogni tanto mandava un messaggio a Grigorij. “Tutto tranquillo.” “Qualcosa mi dice che questa è la volta buona.” “Ho un freddo cane.”
Viktor rabbrividì. Era un uomo di trentacinque anni, alto, con lunghi capelli biondi portati a coda di cavallo e occhi di un azzurro intenso, quasi turchese. Si era messo una coperta sulle spalle ma continuava a sentir freddo. Pensò che fosse perché non aveva toccato cibo dalla sera prima. Non voleva pensare alla malattia, non in quel momento per lo meno.


Fonte: www.genova.mentelocale.it
Data: 14.08.2013

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